Con eventi live, contest creativi e tutorial dettagliati, supportiamo ogni membro — dal principiante all’esperto — nel percorso di affinamento delle proprie abilità. Qui la pizza diventa un ponte tra generazioni, un’occasione per sperimentare, imparare e celebrare il calore della casa.
Introduzione alla Pizza in Teglia alla Romana
La pizza in teglia alla romana rappresenta uno dei capisaldi della tradizione gastronomica italiana, capace di raccontare la storia delle cucine di quartiere e delle case di famiglia. Diversa dalla sottile e soffice pizza napoletana, la versione in teglia si distingue per la sua consistenza unica: una base croccante e dorata, un’alveolatura soffice e un gusto equilibrato che nasce dalla combinazione di lunghe lievitazioni e impasti ricchi di idratazione. L’origine di questa specialità risale alle antiche tecniche di preparazione delle focacce contadine, dove le farine di alta qualità si univano all’esperienza manuale per creare un prodotto semplice ma straordinariamente appagante.
Protagonista indiscussa della pizzeria al taglio nelle strade di Roma, la pizza in teglia alla romana è venduta spesso a peso, permettendo a ogni commensale di scegliere la porzione ideale. In casa, la preparazione richiede pochi ingredienti base — farina, acqua, sale, lievito e olio extravergine di oliva — ma esige grande attenzione nei tempi di riposo e nella tecnica di stesura. Il risultato è un impasto alveolato, capace di assorbire il condimento senza perdere croccantezza, rendendo ogni fetta un’esperienza di contrasti: friabilità esterna e morbidezza interna si fondono in un connubio perfetto.
Nel contesto domestico, la pizza in teglia alla romana offre un’incredibile versatilità: si presta a condimenti classici, come pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala e basilico fresco, ma anche a interpretazioni creative con verdure di stagione, formaggi erborinati e salumi artigianali. I tempi di lievitazione, che possono variare dalle 12 alle 24 ore, consentono allo sviluppo di aromi complessi e alla formazione di una maglia glutinica estesa, rendendo l’impasto leggero e digeribile. Con pochi gesti, la teglia di casa si trasforma in un piccolo laboratorio artigianale, dove la semplicità degli ingredienti incontra l’eleganza di una preparazione curata.
La padronanza delle tecniche di stesura — dal metodo della “pirlatura” al “dimpling” con le dita — è fondamentale per ottenere l’alveolatura desiderata. L’utilizzo di teglie leggermente unte e resistenti al calore, insieme a una temperatura di cottura di circa 220–240 °C, garantisce una cottura uniforme e un cornicione dorato e croccante. Ogni voltata di teglia, ogni passaggio di olio a crudo alla fine, contribuisce a valorizzare il sapore e la fragranza, facendo della pizza in teglia alla romana un piatto conviviale e autentico, ideale per momenti di condivisione in famiglia e con gli amici.
Filosofia di Bonci e del gruppo “Quelli di Bonci”
La filosofia che anima il gruppo “Quelli di Bonci” si basa su valori di naturalezza, condivisione e artigianalità. Ispirandosi al celebre pizzaiolo Gabriele Bonci, noto per la sua capacità di unire innovazione e rispetto delle materie prime, la community adotta un approccio che valorizza la ricerca costante della qualità senza mai trascurare la semplicità delle preparazioni casalinghe. Ogni ricetta, ogni tecnica condivisa, nasce dall’esperienza diretta e dalla passione per l’impasto: un laboratorio collaborativo dove filoni di conoscenza si intrecciano, permettendo a ogni membro di crescere e affinare le proprie abilità.
In questo contesto, la pizza diventa un mezzo per consolidare legami di amicizia e di famiglia: le serate passate a stendere l’impasto insieme, a decorare le fette con ingredienti freschi, celebrano la convivialità e il piacere di preparare un pasto condiviso. La community promuove eventi digitali e incontri in presenza, live cooking e sfide mensili, incoraggiando la partecipazione attiva e lo scambio di feedback costruttivi. Ogni membro è invitato a sperimentare nuove tecniche, a proporre varianti di impasto e a documentare il proprio percorso, creando un patrimonio di conoscenza aperto e in continua evoluzione.
Alla base della filosofia di “Quelli di Bonci” ci sono l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità: numerose ricette prevedono l’uso di farine biologiche, cereali antichi e ingredienti a km 0, a dimostrazione di un impegno per ridurre l’impatto ambientale e sostenere le produzioni locali. Il valore della tradizione si sposa con un approccio innovativo, volto a sperimentare fermentazioni spontanee e idratazioni elevate, per ottenere impasti più leggeri e digeribili. La naturalità diventa un principio guida: lievito madre, rinfreschi programmati e gestione accurata delle temperature caratterizzano ogni progetto della community.
Il gruppo è inoltre attento alla formazione: tutorial dettagliati, webinar e dispense pratiche accompagnano i partecipanti dall’impasto base alla presentazione del piatto, garantendo un percorso didattico completo. La collaborazione con professionisti del settore — fornai, agronomi e artigiani — amplia ulteriormente le prospettive, offrendo stimoli continui e approfondimenti tecnici. Così, la community “Quelli di Bonci” si configura come un laboratorio virtuale, dove la tradizione e l’innovazione si incontrano per dare vita a una pizza fatta in casa di livello superiore.
Gli Ingredienti: Qualità prima di tutto
Per ottenere una pizza in teglia alla romana di qualità superiore, la scelta degli ingredienti è fondamentale. Il gruppo “Quelli di Bonci” suggerisce di iniziare da farine selezionate: semola rimacinata di grano duro per una struttura consistente, farina di grano tenero tipo 0 o tipo 1 per equilibrio tra forza e digeribilità, e l’opzione di miscele con cereali antichi come farro o grano saraceno per apportare gusto e profumi inediti.
L’acqua utilizzata deve essere fresca, priva di odori, e con un contenuto di minerali bilanciato, in modo da non influire negativamente sulla fermentazione. Il sale marino integrale, aggiunto nella giusta quantità, esalta il sapore dell’impasto senza rallentare ecessivamente l’attività dei lieviti. L’olio extravergine di oliva DOP conferisce aroma e morbidezza, mentre funge da elemento protettivo durante la cottura in teglia, prevenendo l’eccessiva asciugatura della base.
Il lievito può essere madre — per aromi più complessi e una maggiore digeribilità — o di birra, per chi predilige tempi più rapidi di lavorazione. La gestione della dose di lievito e delle fasi di rinfresco è un elemento distintivo dell’arte bianca: il gruppo condivide schemi di maturazione e lievitazione a freddo per sviluppare un profilo aromatico equilibrato e una maglia glutinica perfetta.
Oltre agli ingredienti base, “Quelli di Bonci” consiglia l’uso di condimenti freschi e di stagione: pomodori San Marzano, mozzarella di bufala, basilico, ma anche verdure grigliate, erbe aromatiche e formaggi stagionati. L’attenzione alle materie prime — spesso a km 0 e certificate biologiche — eleva ogni ricetta, rendendola espressione di un territorio e di una cultura gastronomica viva.
In sintesi, la qualità degli ingredienti non è un optional, ma un pilastro della nostra community: scegliere materie prime d’eccellenza significa rispettare la tradizione e offrire un’esperienza di gusto autentica, capace di emozionare e di creare momenti di condivisione indimenticabili.
Chi sono
Mi chiamo Massimo di Gregorio, fondatore e guida del gruppo “Quelli di Bonci”. Da sempre appassionato di lievitati e tecniche di panificazione, ho trasformato la mia passione in un progetto comunitario per condividere conoscenze, sperimentare ricette e valorizzare la pizza fatta in casa come strumento di convivialità.
Attraverso tutorial, eventi live e uno scambio continuo di esperienze, accompagno i membri del gruppo nell’approfondimento delle tecniche di impasto, lievitazione e cottura, con un approccio basato su semplicità, naturalità e partecipazione attiva.