
Pizza Bonci a Lunga Lievitazione (24h): Il Segreto dell’Impasto di Gabriele Bonci

Introduzione a Gabriele Bonci: l’uomo e la sua visione
Gabriele Bonci è «un’anima pura votata alla ricerca del cibo primordiale, un partigiano della qualità e della naturalità, una valanga di energia e creatività concentrata» . Dietro alla figura del “Re della pizza romana” c’è un percorso che parte dalla profonda conoscenza della terra — ereditata dal nonno contadino dell’Agro pontino — e attraversa esperienze di cucina stellata, formazione in ristoranti del calibro di “Convivio” e “Simposio” e lunghi anni di studio dei lieviti naturali .
La filosofia della pizza naturale
Per Bonci, mangiare è «un atto etico, importante e decisivo»: una pizza di qualità nasce dalla selezione maniacale di materie prime naturali e biologiche, dalla lentezza delle lievitazioni e dal rispetto di processi “vivi” . Impastare farine e acqua significa «innescare un processo vitale, che nasce, si rafforza, si rigenera e si tramanda»; da qui l’invito a scegliere farine macinate a pietra, lievito naturale e acque non addizionate, per garantire leggerezza, digeribilità e sapori autentici .
Il “gioco” di un impasto perfetto
Dal suo libro Il gioco della pizza emerge un unico imperativo: sperimentare con umiltà. Bonci racconta di aver creato oltre 1.500 varianti di pizza, integrando tecniche di panificazione evoluta con l’anima popolare della pizza al taglio . La sua è una rivoluzione “domestica”: ogni passaggio — dall’impastazione alla cottura — diventa occasione di scoperta, fino al trancio perfetto che esplode di cornicione croccante e mollica soffice.
Con questa cornice, la ricetta che seguirà non è un rituale rigido, ma un invito a far proprie le regole di Bonci: scegliere ingredienti vivi, dosare i tempi di lievitazione e personalizzare ogni fase in base all’ambiente e alla propria esperienza. Buona sperimentazione!